Condividiamo insieme a voi i successi raggiunti da “Bee My Job”, il progetto di APS Cambalache, attivato con il contributo della Fondazione SociAL, nei suoi primi 4 mesi!
Cos’è Bee My Job?
Un’esperienza di apicoltura sociale che parla di integrazione e ambiente, lavoro e dignità, impegno ed opportunità.
Un progetto sperimentale che offre a chi fugge da guerre e violenze la possibilità di ricostruirsi la propria vita in modo degno, svolgendo un lavoro impegnativo ma gratificante, acquisendo competenze nuove ed emancipandosi economica e socialmente.
A chi è diretto? Cosa offre?
I beneficiari principali sono i richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale che potranno accedere a corsi di formazione professionale e a percorsi di tirocinio in aziende apistiche, grazie anche alle misure di incentivo che “Bee My Job” offre per il loro inserimento sul lavoro e sul territorio.
Tra febbraio e marzo 2015, “Bee My Job” ha visto la formazione di 18 “nuovi apicoltori”, insieme agli operatori e ai volontari di Cambalache. I ragazzi si sono subito appassionati, prendendo appunti durante le lezioni teoriche, intervenendo con domande sul mestiere ma anche sul meraviglioso mondo delle api, sperimentando sul campo in prima persona e cominciando il percorso didattico che porterà tanti di loro a rivestire il ruolo dell’apicoltore professionista.
Il corso si è concluso con la consegna dei certificati rilasciati da Aspromiele, l’associazione dei produttori di miele del Piemonte, attestanti la partecipazione alle 80 ore di lezione, suddivise in didattica frontale in aula e pratica in apiario.
Dalla formazione al lavoro!
A marzo è partito il primo tirocinio per un titolare di protezione sussidiaria, fuggito dai conflitti in Guinea-Conakry per non essere costretto a scontrarsi con il suo migliore amico, di religione diversa. Un percorso di 12 mesi che lo vedrà impegnato in varie attività e inserito in un territorio nuovo, grazie anche alla possibilità di un alloggio che l’azienda ha messo a sua disposizione.
Successivamente altri due ragazzi provenienti dall’africa subsahariana, un titolare di protezione umanitaria e un richiedente asilo, fuggiti da situazioni di miseria e discriminazione religiosa, si sono inseriti con successo in un’azienda del Piemonte settentrionale, cominciando così un iter di tirocinio che li porterà a misurare le loro capacità ed il loro impegno in vista di una vita degna, indipendente e gratificante.
Un bel riscatto anche per il mondo agricolo, che troppo spesso è scenario di sfruttamento di braccianti stranieri. Un segnale di accoglienza che arriva dalla campagna: un’apertura all’integrazione di nuovi cittadini che ci porta a riflettere su come i migranti possano essere una risorsa per i nostri territori e le nostre aziende.
Bee My Job e i cittadini alessandrini…
Oltre all’inserimento e alla rivalorizzazione del connubio lavoro agricolo e dignità, Bee My Job vuole creare condivisione e inte(g)razione anche in città. Così, le competenze acquisite dai richiedenti asilo verranno messe a disposizione della cittadinanza, grazie all’attivazione di un apiario urbano nel Comune di Alessandria e all’organizzazione di incontri di apididattica diretti a giovani e adulti. Incontri in cui il mondo delle api sarà pretesto per promuovere una cultura rispettosa di uomini e natura.